Un palazzo amico dei creditori

Nominato l’Organismo Straordinario di Liquidazione, il Comune di Alessandria ha messo a disposizione un pool di quattro dipendenti per sostenere il loro lavoro teso a far chiarezza sui conti pregressi e definire una volta per tutti la massa dei debiti contratti e avviare le procedure per saldarli.

Ora i creditori (almeno quelli che visitano l’albo pretorio e il sito del Comune) hanno tempo 60 giorni per farsi avanti e far valere le proprie ragioni. Nei confronti di queste imprese (alessandrine e non) che si sono fidate della solvibilità del Comune, che hanno eseguito lavori o fornito materiali o attrezzature e che rischiano di vedersi pagato solo fino al 40% del dovuto Alessandria ha non solo un debito materiale, ma anche uno morale: quello di aiutarle a non perdersi nei meandri della burocrazia.

Per questo ci sembrerebbe cosa di buon senso se si destinasse del personale del Comune ad accompagnare i creditori nella loro odissea. Uno sportello dedicato a loro, con personale che si occupi di rintracciare la “documentazione probatoria” interna al Comune (delibere, determine, atti di impegno di spesa…), che li aiuti a compilare le richieste, che a partire dalla documentazione interna vada a cercare i creditori e li inviti a presentare domanda.

Questo sarebbe un bel modo per avvicinare il Palazzo a quel mondo del lavoro che dal Palazzo è stato sfruttato.

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